Ospedale della Misericordia di Prato
forma autorizzata Ospedale della Misericordia di Prato
estremi cronologici sec. XIII inizi - 1545
storia Fondato presso Porta Fuia agli inizi del Duecento, pochi anni più tardi appare già ben strutturato e funzionante con una "famiglia" guidata da un priore eletto a vita e composta da frati, oblati e conversi. In questo periodo l'attività dell'Ospedale si limitava all'assistenza dei poveri e dei pellegrini, ma già alla metà del secolo è testimoniata l'accoglienza di bambini abbandonati. Con il passaggio sotto la giurisdizione del Comune, che avocò a se la nomina degli spedalinghi e il controllo dell'organizzazione interna e della gestione patrimoniale, l'ospedale si distinse ben presto per ricchezza di patrimonio, ricchezza legata soprattutto ai cospicui lasciti ed ai vantaggi e privilegi concessi. Tuttavia, dagli inizi del Cinquecento, la Misericordia subì un notevole tracollo economico, legato in particolare al sacco del 1512 operato dalle truppe spagnole. Proprio per rimediare a tale dissesto nel 1545 il granduca Cosimo I Medici ne decretò l'unificazione con l'Ospedale di San Silvestro.
sede
Prato
area geografica
Prato
fonti Giuseppe Bologni, "Gli antichi spedali della Terra di Prato. Lo Spedale della Misericordia", vol. II, Masso delle Fate, Firenze, 1995;
Francesca Carrara, Maria Pia Mannini, "Lo Spedale della Misericordia e Dolce di Prato. Storia e collezioni", Masso delle Fate, Firenze, 1993.
complessi archivistici