Buonamici
forma autorizzata Buonamici
nobili pratesi
estremi cronologici sec. XV -
storia Ben quattro rami della famiglia Buonamici furono ammessi alla nobiltà pratese per effetto della legge del 1750. Loro stipite comune fu Gino di Lando, inurbatosi a Prato nella seconda metà del '400, la cui fortuna (la sua portata al catasto del 1471 è fra le più alte di Prato) fu principalmente dovuta all'industria della lana ed alla compravendita di beni fondiari. Grazie a tali attività, nel giro di alcune generazioni i Buonamici arrivarono a detenere il primato della ricchezza cittadina, ricoprendo inoltre le cariche politiche più illustri. I Buonamici furono la prima famiglia pratese a avere propri membri fra i cavalieri dell'Ordine di S. Stefano.
area geografica
Prato
fonti Enrico Fiumi, "Demografia, movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni", Firenze, Leo S. Olschki editore, 1968, pp. 325-327;
Cesare Guasti, "Bibliografia pratese compilata per un da Prato", 1844, ristampa anastatica per la Forni editore di Bologna, pp. 54-59.
complessi archivistici