Vai
forma autorizzata Vai
nobili pratesi
estremi cronologici secc. XIV - XX
storia Cognome derivante dalla professione di pellicciaio esercitata dal capostipite della famiglia, Simone di Vanni, registrato nell'estimo del 1372 all'età di 40 anni. Il patrimonio familiare si accrebbe notevolmente a partire dagli inizi del XVI secolo, grazie all'esercizio del commercio ed agli acquisti di proprietà immobiliari, tanto che nel 1708 Vaio di Giovanni è la persona più tassata di Prato. Per effetto della legge del 1750 i Vai furono ammessi al patriziato di Firenze ed alla nobiltà di Prato. I Vai, un ramo dei quali aveva ereditato il nome e le sostanze dei Geppi a seguito del matrimonio di Luigi di Antonio con Luisa di Andrea Geppi Guizzelmi, si estinsero nel 1940 e nel 1941 con Giuseppe Vai Geppi e con Ferdinando Vai.
area geografica
Prato
fonti Enrico Fiumi, "Demografia, movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni", Firenze, Leo S. Olschki editore, 1968, pp. 495-497;
Cesare Guasti, "Bibliografia pratese compilata per un da Prato", 1844, ristampa anastatica per la Forni editore di Bologna, pp. 256-259.
complessi archivistici