Monte di Pietà o Monte Pio di Prato
forma autorizzata Monte di Pietà o Monte Pio di Prato
estremi cronologici 1476 - sec. XX seconda metà
storia Il Monte di Pietà fu aperto nel 1476 per alleviare i pratesi dal fenomeno dell'usura. Nel 1512, quando fu spogliato di ogni suo avere in occasione del sacco della città e chiuso, aveva accumulato un capitale di oltre 10.000 ducati. Fu riaperto nel 1524 grazie a 1.000 ducati d'oro avuti da papa Clemente VII e da altri 500 donati da Baldo Magini. Aveva sede nei locali al piano terreno del Palazzo Pretorio. Dopo un periodo di notevole floridezza, dutato fino a tutto il XVI secolo, ebbe inizio una lenta e progressiva decadenza. Un'ulteriore grave crisi si verificò agli inizi dell'Ottocento quando, in occasione dell'avvento dei francesi, avendo il Monte dovuto restituire gratuitamente una grandissima quantità di pegni, rimase senza disponibilità finanziarie. Ciò ne provocò una nuova chiusura nel 1821. riaperto poco dopo, è rimasto in funzione fino ad anni recenti.
sede
Prato
area geografica
Prato
fonti Giulio Giano "Saggio di una Storia del Monte Pio del Comune di Prato", in Archivio Storico Pratese, Anno VII (1927), fascc. III-IV, pp. 97-148;
AA.VV. "Storia di Prato secolo XIV-XVIII", vol. II, Prato, edizioni Cassa di Risparmi e Depositi, 1980, pp. 41 e segg.
complessi archivistici