Resti del Patrimonio Ecclesiastico di Prato

forma autorizzata Resti del Patrimonio Ecclesiastico di Prato
estremi cronologici 1795 - 1939
storia Dal 1793 fu iniziata dal legislatore un'opera di liquidazione del Patrimonio Ecclesiastico. Si ebbero così i Resti che a Prato, coi motupropri del 25 gennaio e dell'11 aprile 1795, furono staccati dal Patrimonio Ecclesiastico di Pistoia e affidati alla Casa Pia dei Ceppi che ne ricevette anche gli archivi. profilo istituzionale da rivedere estremo cronologico recente da rivedere (Badiani)
sede Prato
area geografica Prato
fonti Carlo Fantappiè, "Riforme ecclesiastiche e resistenze sociali. La sperimentazione istituzionale nella diocesi di Prato alla fine dell'antico regime", Bologna, Il Mulino, 1986; "Guida storica e bibliografica degli archivi e delle biblioteche d'Italia diretta da Luigi Schiaparelli", vol. I, Provincia di Firenze, parte I, Prato, a cura di R. Piattoli, Roma, La Libreria dello Stato, 1932, pp. 43-44; F. Cammeo, "I patrimoni ecclesiastici diocesani in Toscana secondo la legislazione di Leopoldo I e i loro <<Resti>>", in "Giurisprudenza italiana", n. 66, 1914, parte III, pp. 1-23; Angiolo Badiani, "Sullo scioglimento dei patrimoni ecclesiastici in Toscana" in "Atti della Società Colombaria di Firenze degli anni 1928-1929", Firenze, 1930, pp. 324-331; Angiolo Badiani, "I <<Resti>> del Patrimonio Ecclesiastico di Prato", Prato, Società Lito-Tipografica Pratese, 1908.